INSONNIA
L’insonnia non è un disturbo della quantità del sonno ma della sua efficienza, cioè della sua capacità di essere ristoratore.
Sintomi dell’insonnia:
- problemi ad addormentarsi
- risvegli notturni con difficoltà a riprender sonno
- risvegli precoci al mattino
- stanchezza o sonnolenza durante il giorno
- difficoltà di concentrazione o di memoria
- irritabilità o sbalzi d’umore
- calo nelle prestazioni lavorative e sociali
INSONNIA
Cos’è?
Perché dormiamo? La risposta è semplice: “ci viene sonno!” (William Charles Dement). Dormire favorisce la regolazione del nostro organismo: il sonno ci ristora, consentendoci di recuperare le energie spese durante il giorno e di consolidare gli apprendimenti. Dormire poco non significa necessariamente dormire male. Chi dorme male lamenta, invece, durante il giorno stanchezza, difficoltà di concentrazione, sonnolenza, irritabilità o calo nelle prestazioni lavorative.
Quando diventa un problema?
Capita a tutti di passare una notte in bianco; in alcune circostanze non riuscire a riposare bene è inevitabile, basti pensare al sonno di due neogenitori alle prese con la regolazione dei ritmi del loro bambino. Occasionali problemi del sonno possono essere transitori oppure strutturarsi in un quadro di insonnia e tormentare per lungo tempo la persona, peggiorandone pesantemente la qualità della vita.
L’insonnia non è un disturbo della quantità del sonno ma della sua efficienza, cioè della sua capacità di essere ristoratore. Si presenta con problemi ad addormentarsi, risvegli notturni con difficoltà a riprender sonno o risvegli precoci al mattino. La persona che ne soffre lamenta stanchezza o sonnolenza durante il giorno, difficoltà di concentrazione o di memoria, irritabilità o sbalzi d’umore, calo nelle prestazioni lavorative e sociali.
L’insonnia può strutturarsi e mantenersi nel tempo, tendendo a cronicizzarsi, a causa di fattori psicologici e comportamentali, tra cui abitudini, credenze e comportamenti disfunzionali. Con il tempo la persona apprende a non dormire, vive con ansia il momento di andare a dormire, si addormenta sul divano ma una volta sdraiato a letto ha gli occhi sbarrati, l’orologio scorre e l’agitazione aumenta. Risultato: un’altra notte insonne e una nuova giornata da affrontare poco o per nulla riposati.
Come intervenire?
Chi soffre di insonnia può avere difficoltà a riconoscere il disturbo, ascrivendolo a situazioni di vita stressanti o alla presenza di altre condizioni mediche o psicologiche con cui spesso si associa. La terapia cognitivo-comportamentale interviene sui fattori che perpetuano il problema: dai comportamenti di igiene del sonno, alla regolarizzazione dei ritmi sonno-veglia, alle preoccupazioni relative al sonno o alle conseguenze diurne e all’ansia da prestazione. Per questo motivo risulta efficace anche quando l’intervento farmacologico, a cui spesso le persone ricorrono, non garantisce nel tempo gli stessi risultati. Dopo il trattamento, la persona acquisisce strategie efficaci per la gestione del sonno, sa affrontare in autonomia occasionali problemi a dormire senza innescare quei circoli viziosi che innestano il disturbo e lo mantengono nel tempo.
6 FALSI MITI SUL SONNO
* “Per alzarti riposato devi dormire almeno 8 ore”: FALSO!
* “Guardare la tv/pc/telefono prima di dormire mi aiuta a distrarmi e a rilassarmi”: FALSO!
La luce blu degli schermi inibisce il rilascio di melatonina, ritardando l’addormentamento.
* “Ieri notte ho dormito male, stasera vado a letto presto!”; “ore di sonno perse? Poco male recupererò nel weekend!”: FALSO!
Il sonno perso si recupera in “profondità” e non in “quantità”.
* “Anche se non dormi prova comunque a rimanere a letto. Prima o poi il sonno arriverà.”: FALSO!
Restare a letto a contare le pecore potrebbe produrre l’effetto inverso: frustrare la persona, preoccupata dal pensiero di non riuscire a prendere sonno.
* “Un bicchiere di vino prima di dormire il sonno fa venire”: FALSO!
Bere alcolici prima di coricarsi può peggiorare la qualità del riposo, rendendolo disturbato e frammentato, con risvegli precoci.
* “Se russi allora stai dormendo profondamente.”: FALSO!
Russare non è sinonimo di dormire bene!